MASTER IN WINE SUSTAINABILITY MANAGEMENT
Master Executive
Obiettivi formativi
Il Master Executive di I livello in Wine Sustainability Management si propone di offrire un’opportunità formativa nuova a supporto delle imprese del settore vitivinicolo, al fine di potenziarne l’assetto strategico e gestionale, migliorando le loro performance per la gestione integrata della sostenibilità (economica, sociale, ambientale), così da poter beneficiare appieno dei suoi enormi vantaggi. La sostenibilità, infatti, non rappresenta più ad oggi un semplice “nice to have”, un obbligo morale o normativo per le aziende, bensì a tutti gli effetti un driver fondamentale di crescita e sviluppo; un’opportunità di business che le imprese devono saper cogliere per continuare ad essere competitive nel lungo termine.
La finalità formativa del Master è, dunque, quella di creare figure professionali qualificate in grado di supportare le aziende del settore vino nel fronteggiare questa nuova sfida, mediante l’offerta di un percorso multidisciplinare e innovativo, volto a formare profili capaci di gestire efficacemente la sostenibilità integrata in azienda.
Per poter sfruttare appieno le sinergie positive tra i diversi ambiti della sostenibilità, il Master mira a sviluppare nei partecipanti competenze di varia natura (di management, giuridiche, tecniche, linguistiche, etc.), nonché l’abilità di utilizzare gli strumenti gestionali necessari. In generale, nell’ambito del macro-obiettivo di supportare la diffusione nelle imprese del settore vitivinicolo di un’adeguata “cultura della sostenibilità integrata”, il Master intende promuovere l’efficace introduzione di pratiche gestionali e tecnologiche in grado di favorire la sostenibilità ambientale e sociale e, allo stesso tempo, la competitività di tali aziende.
Competenze:
Grazie al suo approccio multidisciplinare, il Master è in grado di formare figure professionali qualificate esperte di gestione della sostenibilità in ambito aziendale, con competenze trasversali di natura manageriale, comunicativa e tecnica.
Il Master mira ad accrescere nei partecipanti:
- la capacità di definire adeguate strategie di sostenibilità, individuandone i molteplici risvolti (normativi, commerciali, di business, ecc.) e valorizzandone le sinergie positive;
- le competenze necessarie per predisporre un sistema di gestione utile al governo integrato degli investimenti in sostenibilità in azienda;
- la consapevolezza dell’esigenza di un incremento responsabile del valore creato per i diversi stakeholder aziendali.
Comparazione:
Il panorama nazionale, per quanto riguarda il settore vino, offre in particolare Master in Management e Marketing, Comunicazione ed Export. Il tema della sostenibilità non risulta oggetto specifico di formazione avanzata per il settore. In generale, inoltre, il tema è affrontato approfondendone perlopiù gli aspetti ambientali e sociali e prevalentemente dal punto di vista tecnico, senza adeguata enfasi sulle innovazioni organizzativo-gestionali necessarie per valorizzare appieno le potenzialità delle innovazioni tecnologiche di volta in volta promosse.
Il Master, volto a fornire competenze di gestione delle imprese vitivinicole al fine di renderle competitive all’insegna della sostenibilità, si presenta, dunque, come un’offerta didattica nuova e al passo con i tempi, proposta nell’ambito di un territorio ad alta vocazione vitivinicola, che costituisce uno dei migliori siti per la produzione di vino di alta qualità e che si identifica a livello mondiale in termini di sviluppo sostenibile e qualità della vita.
Il percorso formativo è progettato per valorizzare non solo le eccellenze del territorio, ma anche quelle sviluppate nell’ambito dell’Università degli studi di Siena, Ateneo da anni leader nella promozione della sostenibilità attraverso la didattica, la ricerca, la consulenza a imprese e istituzioni, ma che non ha una specifica offerta di formazione avanzata che unisce le conoscenze sviluppate in materia di sostenibilità alle ormai consolidate competenze organizzativo-gestionali e con specifico focus sul settore vitivinicolo.
Percorsi occupazionali o professionali:
Il Master si propone di dar luogo alla formazione di una figura professionale capace di gestire accuratamente il processo di adozione di pratiche gestionali e tecnologiche in grado di favorire la sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) nelle aziende del settore vitivinicolo e quindi la loro maggiore efficacia a supporto della competitività d’impresa.
In tal senso, il Master si rivolge a:
- soggetti che già operano nelle aziende del settore vitivinicolo che intendono beneficiare di una formazione specializzata per meglio coordinare e gestire le politiche ambientali e sociali della propria organizzazione;
- professionisti;
- appartenenti alle associazioni datoriali del settore vitivinicolo, o ad enti pubblici, decisi ad acquisire specifiche competenze che li rendano in grado di supportare adeguatamente le imprese nella progettazione ed implementazione di comportamenti sostenibili;
- aspiranti nuovi imprenditori che possono trarre “ispirazione” dall’individuazione e proposta di possibili nuovi mercati e idee di business sostenibili, nonché acquisire conoscenze e competenze utili alla loro migliore implementazione;
- inoccupati che desiderino acquisire una professionalità specifica da spendere successivamente nel mondo del lavoro.[1]
Abilità professionali:
Il Master mira a sviluppare e trasferire ai partecipanti nuove conoscenze e competenze pratiche di gestione di aziende vitivinicole, utili a pianificare, impostare e dirigere l’implementazione di strategie di sostenibilità, nelle sue diverse dimensioni, attraverso l’individuazione di elementi che consentono la costruzione di vantaggi competitivi per le imprese, sulla base delle loro caratteristiche e specificità.
Potranno altresì essere stimolate nuove competenze relazionali nei partecipanti, i quali impareranno a rapportarsi con i soggetti variamente coinvolti nei processi di sustainability execution, fra i quali:
- policy makers;
- mondo della ricerca;
- finanziatori ed istituti di credito, i quali peraltro vedono di buon occhio l’integrazione della sostenibilità nelle strategie di business aziendali, in quanto è considerata indice di un affinamento della cultura aziendale e della qualità delle pratiche gestionali adottate;
- altre aziende e singoli operatori (quali gli altri partecipanti).
In tal senso, il Master contribuisce anche alla formazione di nuovi network relazionali strumentali alla migliore partecipazione alla progettazione europea (es. Horizon 2020).
Modalità didattiche:
La formazione è basata su metodologie didattiche sia tradizionali (didattica frontale con lezioni, esercitazioni e attività di laboratorio), che innovative.
Sono previste iniziative:
- on the field, con visite ed esperienze in aziende e territori del vino: anche in ambito aziendale, infatti, l’attività di governo e controllo può beneficiare del confronto con altre esperienze, più o meno analoghe, da cui prendere spunto, nonché trarre delle utili indicazioni per riuscire a potenziare e meglio avvantaggiarsi degli effetti benefici connessi all’implementazione di iniziative di sostenibilità, riducendo al minimo il sorgere di spiacevoli e dannose resistenze;
- facenti uso delle competenze e degli strumenti tecnologici disponibili presso la sede del Master (modellazione e stampa 3D, tecnologie laser, elettronica e internet delle cose);
- in modalità e-learning, anche mediante appositi MOOC (Massive Open Online Courses).
Le lezioni saranno tenute da docenti universitari, da professionisti del settore e da operatori aziendali (il Master si basa sulla forte integrazione tra mondo universitario e imprese). Attraverso la loro testimonianza, l’analisi di casi di successo, l’apprendimento tramite progetti e il continuo confronto con gli esperti di nuove tecnologie e gestione d’impresa, viene stimolata la capacità degli imprenditori e degli operatori delle imprese del settore vitivinicolo di cogliere le opportunità competitive offerte da una maggiore attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e sociale.
In particolare, riconoscendo che l’esperienza, nello specifico la sua osservazione e condivisione, è sicuramente una delle principali modalità, e forse la più efficace, attraverso cui apprendere e trasferire conoscenza, il Master mira a presentare ed analizzare una serie di casi commentati relativi ad alcune sperimentazioni di successo (ovvero di insuccesso, al fine di riuscire a coglierne le cause, così da stimolare comportamenti idonei atti ad evitarne la manifestazione).
Nello specifico, con l’obiettivo di stimolare un utile confronto, verranno analizzate esperienze relative a differenti:
- fasi della filiera del vino (produttiva, distributiva e commerciale);
- dimensioni aziendali, con lo specifico obiettivo di contestualizzare gli obiettivi formativi rispetto alle esigenze delle Piccole e Medie Imprese;
- aree geografiche, in particolare inerenti contesti che presentano molte analogie, principalmente in Europa e/o nel bacino Mediterraneo, così da stimolare un più proficuo processo di apprendimento.
Se l’obiettivo, infatti, è quello di poter imparare dall’esperienza, occorre poter disporre di esperienze differenti dal tradizionale modo di condurre gli affari, in grado di supportare le aziende a meglio competere – anche sui mercati esteri – nonché a meglio soddisfare le esigenze dei consumatori verso prodotti più coerenti con la crescente attenzione ad una società più sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale.
Competenze in Ateneo e multidisciplinarità dell’offerta:
Il Master si basa sulle conoscenze e competenze sviluppate e diffuse dall’Università degli Studi di Siena in materia di management e di sostenibilità (ambientale, sociale ed economica), comprovate dalle numerose e consolidate attività di ricerca e didattica ad esse inerenti, riconosciute a livello nazionale ed internazionale. Tutte le diverse dimensioni della sostenibilità risultano indagate da docenti e ricercatori nei diversi settori scientifici disciplinari che da anni collaborano in varie iniziative che mettono a sistema le differenti competenze maturate (es. NESSO - Network Siena Sostenibilità, rete multidisciplinare dell’Ateneo volta a favorire la proficua interlocuzione con i soggetti interessati a definire politiche e soluzioni operative sostenibili).
Sulla base di tali conoscenze ed interazioni e della forte sensibilità nei confronti di tutte le dimensioni e dei molteplici temi della sostenibilità, l’Università di Siena
- riveste un ruolo di leadership e coordinamento di:
- UN SDSN Mediterranean (www.medunsdsn.unisi.it), centro di riferimento per tutta l’area del Mediterraneo del Sustainable Development Solution Network delle Nazioni Unite (UN SDSN)[2]; in tale ambito, intende costituire un polo Italiano del Programma UN-SDSN per favorire, attraverso un modello di relazione multistakeholder, la conoscenza e l’ideazione di soluzioni pratiche sui temi dello sviluppo sostenibile in relazione ai nuovi obiettivi delle Nazioni Unite (UN-SDGs Sustainable Development Goals);
- PRIMA Partnership for Research and Innovation in the Mediterrranen Area (l’incarico di coordinamento del gruppo di lavoro composto dai rappresentanti dei governi di tutti i Paesi del Mediterraneo, è stato affidato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca al Prof. Angelo Riccaboni dell’Università di Siena);[3]
- contribuisce alla diffusione di modelli di business sostenibili attraverso la partecipazione al Centro di Ricerca Interuniversitario «Governance & Sustainability», con particolare riguardo per l’iniziativa IR-Lab, incentrata sul tema dell’Integrated thinking - Integrated reporting.
[1] Dal primo censimento nazionale dei professionisti della Responsabilità sociale ed ambientale d’impresa in Italia che ha coinvolto tutte le società quotate italiane – realizzato dal CSR Manager Network, l’Associazione che riunisce i responsabili delle politiche di sostenibilità o CSR (Corporate Social Responsibility) delle maggiori imprese italiane promossa da Altis (Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano) e ISVI (Istituto per i valori d’impresa) – emerge che il manager della sostenibilità è una figura professionale ormai presente nel 40% delle aziende e che ha quadruplicato gli addetti in pochi anni.
[2] UN SDSN (unsdsn.org), diretto dal Prof. Jeffrey Sachs, è una rete globale ed indipendente di centri di ricerca, università ed altre istituzioni ed organizzazioni della società civile concepita per trovare e diffondere soluzioni in grado di promuovere percorsi di sviluppo sostenibili. L’iniziativa si va strutturando in 12 gruppi tematici ed in una rete di Centri Regionali, nel riconoscimento che le modalità per realizzare gli obiettivi non possono essere le stesse in contesti sociali, economici e politici molto diversi.
[3] Tale iniziativa, che si basa sull’art 185 TFEU, va oltre il coordinamento dei programmi di ricerca nazionali ed ha come obiettivo la completa integrazione degli stessi a livello scientifico, gestionale e finanziario al fine di ridurre la frammentazione e la sovrapposizione degli sforzi che la ricerca produce a livello nazionale e regionale in Europa.
L’originalità ed il punto di forza di tale iniziativa risiede nel partenariato. Per la prima volta infatti vengono coinvolti in un progetto di art. 185, oltre ai Paesi membri dell’Unione Europea (Francia, Spagna, Italia, Germania, Portogallo, Grecia, Malta, Cipro, Repubblica Ceca, Lussemburgo), anche i paesi non UE del Mediterraneo (Egitto, Giordania, Libano, Turchia, Marocco, Tunisia) su tematiche di interesse comune individuate nei temi di ricerca relativi ai food systems e water resources con l’obiettivo primario di creare “An integrated programme on food systems and water resources for the development of inclusive, sustainable and healthy Euro-Mediterranean societies”.